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Correlazioni in Medicina



Bevacizumab o Ranibizumab per la ridotta acuità visiva dovuta alla degenerazione maculare senile neovascolare: risultati a un anno


È stato studiato il trattamento con Bevacizumab ( Avastin ) da solo o Ranibizumab ( Lucentis ) da solo nei pazienti con degenerazione maculare senile neovascolare ( nAMD ) con una ridotta acuità visiva.

I dati sono stati analizzati in modo retrospettivo.

I criteri di inclusione erano acuità visiva pre-trattamento di LogMAR 1.3 o peggiore e trattamento della durata di almeno 12 mesi.
Le iniezioni sono state somministrate mensilmente per i primi 3 mesi e successivamente, se necessario.
I dati raccolti per ogni paziente hanno incluso migliore acuità visiva corretta e spessore retinico centrale misurati prima del trattamento, ai mesi 3, 6, 9 e 12 durante il trattamento, e all'ultima visita di follow-up.

Nei pazienti trattati con Bevacizumab, l’acuità visiva media è stata inizialmente 1.70 LogMAR; ai mesi 3, 6, 9 e 12 durante il trattamento è stata 1.20, 1.11, 1.14 e 1.10 LogMAR, rispettivamente, e all'ultimo follow-up è stata 1.12 LogMAR ( P minore di 0.01 per tutte le differenze rispetto al valore iniziale ).
Il numero medio di iniezioni nei primi 12 mesi è stato di 5.3.

Nei pazienti trattati con Ranibizumab, l’acuità visiva media è stata inizialmente 1.53 LogMAR; ai mesi 3, 6, 9 e 12 durante il trattamento è stata 1.18, 1.17, 1.17 e 1.28 LogMAR, rispettivamente, e all'ultimo follow-up è stata 1.21 LogMAR ( P minore di 0.01 per tutte le differenze rispetto al valore iniziale ).
Il numero medio di iniezioni nei primi 12 mesi è stato di 4.2.

In conclusione, i pazienti con degenerazione maculare senile neovascolare e ridotta acuità visiva pre-trattamento possono trarre beneficio dal trattamento con Bevacizumab o Ranibizumab. ( Xagena2013 )

Ozkaya A et al, J Ocul Pharmacol Ther 2013; 29: 865-869

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